I puristi vorrebbero i cappelletti cotti e serviti in brodo 365 giorni all’anno.
Ma a differenza del tortellino, i cappelletti sono molto più versatili, si prestano ad essere protagonisti della tavola tutti i giorni e non solo durante le feste.
I romagnoli, non disdegnano il condimento al ragù, ma anche con le veerdure come gli asparagi, o il prosciutto croccante.
Se andiamo verso il mare ve li serviranno con un bel sugo di vongole nostrane o veraci.
I nostri cappelletti vanno cotti 6 minuti a fiamma dolce per evitare rotture.
Ingredienti: farina di grano tenero tipo “00”, uova fresche 15,05%, farina semola di grano duro, caciotta 12,70% (latte pastorizzato fermenti, caglio, sale), formaggio 12,70 % (latte pastorizzato, sale, caglio, fermenti), Formaggio stagionato 12,70% (latte, caglio, sale), formaggio stagionato 6,35% (latte vaccino, sale, caglio vegetale. Senza conservanti), ricotta 5,08% (siero di latte pastorizzato, latte, sale), fibra vegetale, sale.
Valori nutrizionali per 100g di prodotto: energia 1238,41kj-296,32kcal, grassi 14,85g di cui acidi grassi saturi 6,82g, carboidrati 24,74g, zuccheri 0,45g fibre 2,07g, proteine 17,99g, sale 0,40g.
28,00€
I cappelletti al formaggio sono un piatto tipico romagnolo, già segnalati dall’Artusi nella sua opera gastronomica, si differenziano da un altro re della pasta fresca Emiliano-Romagnola, i Tortellini di fattezza più minuta e ripieni di carne.
Si differenziano anche dal punto di vista geografico in quanto i cappelletti sono decisamente romagnoli, mentre i tortellini puramente emiliani.
Ma questa è solo teoria, perchè come per altri piatti italiani, ogni borgata, o meglio ogni famiglia ha la sua ricetta di cappelletti, o addirittura avvicinandoci a Bologna i cappelletti mantengono la forma e la dimensione, ma cambiano di forma e ripieno. Il bello dell’Emilia Romagna!!
I nostri cappelletti al formaggio sono tipicamente di Faenza. Li contraddsitingue la chiusura a cappello e il ripieno di solo formaggio e a prevalenza caciotta romagnola, ricotta e formaggio stagionato grattuggiato aggiunto per addensare il ripieno.
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Emanuele Mondini –
Sfoglia rustica inconfondibile. Io sono di Imola, Romagna(!), da noi il cappelletto però è tradizionalmente di carne e finisce nel brodo, al massimo con panna (e tartufo in occasioni veramente speciali). Grazie a Botteghe e Mestieri ho imparato ad apprezzare la tradizione pura, romagnola, al formaggio: da provare anche nella versione asciutta, conditi solamente con un po’ di passata…